Strange gardens
personale di Beppe Ligorio, dal 15 luglio al 1 agosto
Il “Collage”, inteso come tecnica artistica, comparve in Europa nei primi decenni del ‘900. Adottata soprattutto da movimenti d’avanguardia, come il cubismo ed altri, continuò la sua strada con alterne vicende.
Beppe Ligorio crede che la potenza espressiva del collage non sia stata ancora del tutto manifestata.
Il suo lavoro è assolutamente affascinante.
Ligorio osserva lo svolgersi della realtà moderna attraverso le immagini che genera, se ne appropria e poi le trasforma, dando vita ad un concetto alternativo.
Scompone ambienti appartenenti ad una realtà del tutto inventata, sognante, privata.
Lo sfondo cattura il suo interesse molto più della figura.
La casualità, l’errore, il ripensamento, la libera fantasia, durante il suo lavoro, sono la fatica necessaria che serve a tirar fuori una “storia” che già è contenuta, inconsapevolmente, in tutto quel caos.
I suoi “gardens” celebrano la natura che continua a crescere a sbocciare, se pur già trasformata nella sua essenza e forma in nuove stranianti realtà.